fonte wikipedia Il Pleurotus eryngii (DC.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon) (1874) è un fungo molto ricercato ed apprezzato. Questa specie era nota fin dall'antichità. Cappello [----------] Carnoso, convesso, poi depresso al centro, margine involuto, leggermente vellutato; di colore biancastro, poi brunastro; 3-10 cm di diametro. la colorazione cambia in base al clima più chiara quando esposto al sole Lamelle [----------] Bianco-grigiastre, decorrenti sul gambo. Gambo [----------] 4-10 x 1-3 cm, sodo, centrale o eccentrico, attenuato alla base, di colore biancastro, con macchie color ocra-ruggine. Carne [----------] Bianca, soda e consistente. Odore: di pasta di pane. Sapore: dolce, gradevole. Spore [----------] 10-13 x 4-6 μm, bianche in massa, lisce, ellissoidali, non amiloidi. Habitat [----------]
Il "cardoncello" cresce spontaneamente in Puglia, ove è chiamato "cardungìdde" in gravinese, nella Murgia, in Valle d'Itria, sul Gargano e nel nord Salento (cardunceddhu). È presente anche in Sardegna, dov'è conosciuto col nome di "cardolinu de petza" (fungo di carne) o "antunna". Si trova in quantità anche sulle colline del centro Sicilia, tra le province di Caltanissetta, Enna e Palermo, dove viene chiamato fungo di "ferla". È un fungo saprofita che fruttifica dalla primavera all'autunno sulle radici morte delle ombrellifere o del cardo; nel nord del Salento si può trovare anche d'inverno, in campi aperti su terreni misti con roccia (cuti). Si presta molto bene alla coltivazione. Etimologia [----------]
Genere: dal greco pleurón = di fianco e oûs, otós = orecchio, con l'orecchio (il cappello) a fianco, per la forma del carpoforo. Specie: dal latino eryngium = Eringio, per il suo habitat preferenziale. Sinonimi e binomi obsoleti [----------]
Agaricus eryngii DC., Fl. Fr., Edn 3 6: 47 (1815) Pleurotus fuscus Battarra ex Bres., Iconographia Mycologica 6 (1928) Nomi comuni [----------]
Cardoncello Carderello In Sicilia è noto come funciu di ferla ossia fungo della ferula e "funciu di panicaut" ossia fungo dell'Eryngium. In Sardegna è noto come cordolinu de petza, ovvero fungo di carne. In Calabria è noto come feddruritu, nome che deriva da Ferula communis, in quanto si trova nelle sue vicinanze. Nel Salento è noto col nome di "Carduncieddù" o "Cardungìdde" nelle Murgie. Varietà di Pleurotus eryngii [----------]
Diversi pleurotus eryngii
Diversi pleurotus eryngii Oltre al biotipo Pleurotus eryngii var. eryngii, esistono alcune varietà sulle quali sono in atto studi e dispute tassonomiche. Le varietà attualmente prese in considerazione sono: Pleurotus eryngii var. elaeoselini [----------] Pleurotus eryngii var. elaeoselini Venturella, Zervakis & La Rocca, Mycotaxon 76: 420 (2000). Cresce associato alle radici di Eleoselino (Elaeoselinum asclepium). Pleurotus eryngii var. ferulae [----------] Pleurotus eryngii var. ferulae (Lanzi) Sacc., Sylloge fungorum (Abellini) 5: 347 (1887). Si differenzia dal biotipo per la taglia maggiore, il colore più chiaro, il portamento più slanciato e spesso imbutiforme e la cuticola screpolata con tempo secco. Descrizione [----------] Cappello 5-25(30) cm, prima convesso, poi appianato, imbutiforme; cuticola liscia, spesso screpolata con la siccità; margine involuto, colore dal marrone chiaro al marrone al bruno all'ocra-grigiastro. Lamelle fitte, decorrenti, anastomosate (intervenate), colore bianco-crema. Gambo 3-10 x 1-4 cm, pieno, sodo, eccentrico, attenuato alla base, di tonalità più chiare rispetto al cappello. Carne bianca, soda, di gradevole sapore. Habitat cresce associato a Ferula communis. Nomi comuni antunna, feurrazzu, codrolinu 'e ferula, Cordolinu 'e pezza, Antunna 'e ferula, cardolino, cardolino della ferula, fungo di carne, fungo di ferula. Etimologia dal latino ferula = pianta che ospita il fungo. Pleurotus eryngii var. thapsiae [----------] Pleurotus eryngii var. thapsiae Venturella, Zervakis & Saitta, (2002). Varietà che cresce associata alla Thapsia garganica, di recente delimitazione.[1] Pleurotus eryngii var. nebrodensis [----------] Oggi è considerata una specie a sé stante con il nome di Pleurotus nebrodensis, endemica delle Madonie, che cresce associata a Cachrys ferulacea.[2] Note
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