Carpoforo: Globoso, lobato o deformato in modo irregolare, con diametro dai 2 ai 12 cm. Peridio: sottile, di colore nero, portante verruche piramidali con 5,6,7 facce, larghe, alcune volte piccole, in rilievo fino a 4 mm., o completamente piatte. Gleba: da biancastra a nocciola, o grigiastra, percorsa da venature bianche, sottili, con disposizione confusa. Profumo: complesso, forte, come di aglio con toni sulfurei, gusto e commestibilità, BUONA. Habitat: ipogeo, micorrizico di varie latifoglie, querce, faggi, noccioli, pioppi ecc. e di conifere, cedro, pini. Pecci ecc., su terreni di vario tipo, sabbiosi, pietrosi, argillosi, ma sempre calcarei, nasce anche su terreni di origine vulcanica. Microscopia: basidiospore giallo-brunastre, micr. 19-40 x 14-30, foto in acqua 1000 ingrandimenti (100X). Note: presente in tutta Europa, nasce quasi tutto l’anno, ma più frequente nel periodo estivo. Classificato in modo meno pregiato, è un tartufo con qualità organolettiche molto buone, e per il suo gusto molto forte apprezzato da alcuni più di altre specie. Nasce anche in Sicilia, gli esemplari nella foto sono stati raccolti nel catanese. Certamente per la raccolta si deve avere molta esperienza, in quanto bisogna riconoscere i luoghi di crescita ,e avere il compagno adatto: il cane da tartufi. Personalmente essendo un grande estimatore delle proprietà organolettiche dei tartufi, posso affermare che il suo consumo è in tutti i modi veramente un piacere della vita. Micologo Nicola Amalfi
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